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Claudio Morelli propone una raccolta di ben cento poesie alla quale ha dato il titolo "Voci da un villaggio fra le Alpi ovvero coscienze allo specchio". Richiamano l'opera del poeta statunitense Edgar Lee Masters (1868-1950), che tra il 1914 e il 1915 pubblicò sul "Mirror" di St. Louis una serie di epitaffi poi raccolti nell'Antologia di Spoon River, nella quale il poeta s'immagina di dialogare nel cimitero del paesino di Spoon River con i defunti, che gli raccontano le loro storie. Nelle "Voci" di Claudio i personaggi, con poche eccezioni, vivono tra di noi con pseudonimi creati dalla fantasia del nostro sognatore. Come nei gironi infernali e nelle cornici del Purgatorio i personaggi incarnano i vizi e le debolezze umane. Nel centesimo carme, quello finale, Io (tutti e nessuno), il poeta-confessore ritrova se stesso rispecchiandosi nelle virtù e nei difetti dei suoi interlocutori, nelle loro contraddizioni e incoerenze, nella loro complessità; di ognuno prende qualcosa e ne assorbe l'essenza. Un mondo di cento personaggi che qui hanno trovato il loro autore.